Autismo e disturbo del linguaggio

Il disturbo comunicativo/linguistico nell’ autismo è complesso ed eterogeneo; può essere caratterizzato da:

  • linguaggio verbale orale assente;
  • linguaggio verbale orale scarso, stereotipato, ecolalico (ripetizione di parole o frasi ascoltate che può essere immediata o differita);
  • utilizzo alterato dei pronomi;
  • variabilità nell’ uso del tono e della prosodia della voce;
  • non rispetto dell’alternanza nel dialogo;
  • scarsa mimica e gestualità stereotipata;
  • disprassia.

L’intervento logopedico incide positivamente sull’ evoluzione ed è un intervento ampio su diverse aree (senso percettive, cognitive, di regolazione emotiva).

E’ un aiuto di tipo educativo e abilitativomirato a far emergere cicli comunicativi e interattivi sempre più evoluti, con una intensiva e precoce stimolazione del linguaggio (verbale, gestuale e visivo) realizzata nei contesti di vita ordinaria; e con specifiche e frequenti sessioni di interazione reciproca e progressivo coinvolgimento affettivo del bambino nella relazione, nel gioco e in diverse attività.

Più precoce è l’attivazione di un percorso mirato, che coinvolga tutti gli ambiti di vita del bambino, più positive possono essere le opportunità di sviluppare le capacità necessarie a una vita di qualità.